Project Description

Quando si parla di Bagheria non si può non parlare delle sue Ville, cioè di tutte quelle costruzioni, edificate a partire dal 1658 con Palazzo Butera, che la nobiltà usava sia come residenze estive, sia come luoghi da cui potere governare i loro interessi, principalmente agricoli. In tale contesto sorge Villa Cattolica che fu edificata a partire dal 1734 su un preesistente baglio fortificato. Nel 1973 Renato Guttuso donò molte sue opere al comune di Bagheria, che creò, nel 1990, all’interno del piano nobile della villa un museo dedicato al pittore. Al suo interno si trovano, oltre alla permanente di Guttuso, anche le opere di Onofrio Tomaselli, di Domenico Quattrociocchi e dello scultore Giuseppe Pellitteri. Una sezione è dedicata al Carretto, dove si possono ammirare parti in legno decorate e numerose foto e documenti che testimoniano la grande tradizione locale riguardante la realizzazione e la decorazione del Carretto Siciliano. Da non trascurare le mostre fotografiche, permanenti, di Giuseppe Tornatore e Ferdinando Scianna. Altra Villa la Certosa, da poco restaurata, sono esposti 1500 giocattoli, “Museo del Giocattolo e delle Cere Pietro Piraino” che vanno dal II secolo A.C agli anni 50 e 100 opere in cera di fattura siciliana e napoletana datate del 1700, 1800, 1900. Nella struttura, con affreschi del Velasquez, insistono anche una sala multimediale, un laboratorio per il restauro di giocattoli, cere, presepi, un’aula per la didattica, un book shop, una caffetterìa, uno spazio esterno.

Mistero e stupore avvolgono Villa Palagonia, conosciuta in tutto il mondo come la “Villa dei Mostri” per la moltitudine di statue grottesche e bizzarre descritte dai più famosi letterati e viaggiatori che la visitarono tra Settecento e Ottocento. La villa è l’esempio più illustre e monumentale del barocco siciliano, un monumento prestigioso in cui le bizzarie del suo Principe si fondono alle armonie della sua elegante architettura che raggiunge l’apice del suo splendore nel maestoso “Salone degli Specchi” e nei suggestivi affreschi della “Sala dei Cinesi”.

Dimora estiva dei Principi di Mirto, proprietari a Palermo dell’omonimo Palazzo, il Castello San Marco fu edificato nel 1673 attorno ad una torre d’artiglieria cinquecentesca. È circondato da un magnifico giardino tipicamente siciliano, dove alle essenze mediterranee si mescolano piante esotiche, succulente, cactacee. Perfettamente conservate, si possono ammirare le carrozze di famiglia, la cappella, l’antica cucina. Durante il secondo conflitto mondiale vi soggiornò come ospite lo scrittore Tomasi di Lampedusa che dei padroni di casa era cugino.