Project Description
L’opera del Dr. Vito Graziano datata 1911 “Ciminna – Memorie e documenti”, in cui è presente esplicito riferimento al manoscritto autografo “Historia della Miraculosa Imagine del SS.mo Crocifisso di Ciminna” di Don Santo Gigante (1601 – 1673), risulta il testo più accreditato relativamente alle feste e tradizioni più care alla comunità locale. Si attesta che la venerazione a Ciminna per il SS. Crocifisso risale al 1651, e non è venuta meno fino ad oggi. Nel corso degli anni la venerazione è notevolmente cresciuta per grazie spirituali e temporali riservate al popolo, e quest’ultimo si è adoperato per la grandezza delle celebrazioni.
Sin dai primi anni in cui furono istituite le celebrazioni religiose, queste si svolgevano su due giorni, accompagnate dalla banda musicale, dai tamburi in giro per il paese e da giochi di mortaretti al termine della serata. Durante la mattina, visto che la processione si svolge la sera, si tiene la fiera degli animali, di utensili vari ed attrezzature utili per l’allevamento e l’agricoltura. Tutto si svolge per allietare la comunità e rendere solenni quei giorni. Tuttavia le maggiori attrazioni durante i giorni di festa erano, e sono tutt’ora, la processione dell’Immagine del S.S. Crocifisso e la manifestazione cosiddetta delle Torce (a “Furriata r’ì Torci”). Quest’ultima consiste in una sorta di spettacolo folkloristico in cui un gruppo composto da sette muli, che rappresentano i sette Sacramenti, trasportano in groppa delle grosse bisacce contenenti confetti, dolciumi ed altri generi di leccornie. I muli sono legati tra loro, il gruppo di muli è chiamato “Rètina”, e capitanati in testa dal devoto che assolve al compito della “ittata d’ì cuppiteddi – lancio degli oggetti contenuti nelle bisacce” (in siciliano per cuppiteddi si intende il tipico involucro che raggruppa i confetti nelle bomboniere). Tale ruolo oltre ad essere di notevole prestigio viene svolto con immensa devozione visto che è generato da una promessa (promisioni) fatta al SS. Crocifisso da parte del devoto. L’intera manifestazione si svolge nel piazzale antistante la Chiesa di San Giovanni Battista, in cui è conservata la sacra immagine del SS. Crocifisso, durante le prime ore del pomeriggio della prima domenica di Maggio di ogni anno. Relativamente alla processione dell’Immagine Sacra del SS. Crocifisso, questo è l’evento più atteso per la comunità locale e limitrofa. Per capire l’importanza della venerazione cittadina basti pensare che ogni anno, durante la settimana che precede la prima domenica del mese di maggio, arrivano a Ciminna numerosi visitatori ed emigranti che nei tempi addietro tentarono la fortuna altrove. Tutti ritornano per passare queste liete giornate coi propri cari o per promessa da realizzare in seguito a grazia ricevuta dal “Patri di li Grazij”. Addirittura negli Stati Uniti, nella città di Chicago in cui vive una numerosa comunità di ciminnesi, vengono organizzate manifestazioni simili, con tanto di processione e festeggiamenti (frutto di promesse mantenute in seguito a grazie ricevute), riprendendo quanto avviene nella comunità locale. Negli anni, come si diceva, la venerazione e la fede per il SS. Crocifisso è notevolmente cresciuta, a partire dalla istituzione dalla seconda metà del ‘600, per i “miracoli”, le grazie dispensate e gli eventi straordinari accaduti. Il primo di questi eventi “speciali” è straordinariamente descritto nel citato documento manoscritto di Don Santo Gigante, riguarda il caso della morte di Bartolo Caiazza, uomo di cattiva fama che fu barbaramente ucciso o il caso della costruzione della odierna chiesa di San Giovanni Battista in cui tutt’oggi è custodito il SS. Crocifisso. Si dice infatti che dal primo avvio dei lavori, questi ultimi stavano rallentando ma che sotto indicazione ed incoraggiamento di una voce che udirono due uomini all’atto di pregare davanti la sacra immagine, si velocizzarono con grande partecipazione dell’intera comunità. (fonte: www.dallevallialmare.it )