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Riforma della PAC: le scelte dell’Italia
Entro il 1 agosto 2014 ogni Stato membro deve comunicare a Bruxelles le proprie scelte su aspetti chiave della recente riforma della PAC (Politica Agricola Comune).
L’accordo sulle scelte italiane è stato di fatto raggiunto nella Conferenza Stato Regioni del 12 giugno scorso, anche se manca ancora l’ufficialità. Il voto contrario del Veneto non ha consentito di raggiungere l’unanimità, ma la normativa prevede che, decorsi 30 giorni dal mancato accordo, la decisione può essere assunta dal Consiglio dei Ministri con parere motivato.
Attenzione ai giovani e al lavoro, riequilibrio del valore dei titoli (a regime nel 2019) e riduzione degli importi più elevati; manovra da 420 milioni per gli aiuti accoppiati in alcuni settori chiave; indentikit razionale della figura di “agricoltore attivo”: sono i pilastri su cui poggiano le scelte fatte dall’Italia per adattare alla propria realtà produttiva il nuovo modello di aiuti diretti.
Per saperne di più leggi l’articolo su Pianeta PSR al seguente link